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Immagine del redattoreAlessandro Orlandi

Consapevolezza Emotivo Corporea

Quando pensiamo al corpo ci vengono in mente pensieri di solidità o comunque sicuramente parti in tre dimensioni, qualcosa di fermamente strutturale e fisico.

Ma andando più nel profondo possiamo scoprire che in realtà noi siamo una comunità di cellule, “solamente” circa 100 mila miliardi. Inoltre come dicevo prima le cellule ogni sette anni si rigenerano completamente e quindi ogni istante moriamo e nasciamo, in un costante cambiamento che è poi il fondamento della vita stessa. Il nostro corpo rappresenta un esempio di quanto meravigliosa può essere la creazione di Dio: una “macchina” perfetta che si auto rigenera e ripara ogni secondo e che può fare autentici miracoli. Nessuno di noi è consapevole che dentro di noi avvengono miliardi di processi in modo perfettamente armonico e sincronizzato per permetterci di continuare la nostra vita di tutti i giorni. Nonostante la nostra disattenzione e, purtroppo, spesso incuria verso il nostro corpo, esso continua a funzionare in modo perfetto fornendoci tutto quello di cui abbiamo bisogno. Una delle qualità che abbiamo perso nell’attuale vita moderna è proprio la naturalità, il contatto con il nostro corpo, come camminare scalzi su un prato o una spiaggia e magari correre nudi e buttarsi in mare o scalare una montagna, respirando aria pura in contatto con animali e piante intorno a noi… Una delle attività che più conosco e che ci avvicina a questo tipo di contatto profondo con la natura è il massaggio, attraverso quello che si può definire l’organo più importante del nostro corpo: la pelle. Tramite la pelle possiamo stabilire un contatto profondo tra persone o con noi stessi, così come la membrana delle cellule rappresenta di gran lunga un’importanza più alta dello stesso nucleo contenente il famoso dna, in quanto permette la comunicazione con le altre cellule e quindi la vita stessa. Sfiorare la pelle di una persona perfettamente rilassata durante un massaggio è un viaggio meraviglioso che permette contatti indicibili ma che si possono solo provare con l’esperienza , uscendone del tutto rinnovati, pieni di nuova energia e sicuramente garantendo un passo in più verso l’attivazione del proprio principio di auto-guarigione. Abbiamo già visto diversi metodi, i perché ed il come possiamo prenderci cura tramite la mente e la chimica del nostro insieme corpo-mente-spirito ed ora vorrei ricordare quanto è importante la naturalità e la consapevolezza dei gesti di ogni giorno per il nostro corpo. Gran parte di quello che facciamo, diciamo o pensiamo è frutto di un processo automatico della nostra mente detto INCONSCIO che prende il sopravento quale fosse una sorta di pilota automatico. Anche i movimenti del nostro corpo se ci facciamo travolgere dalle abitudini e non cerchiamo ogni tanto di prendere il sopravvento tramite la consapevolezza, diventano automatici e quindi fuori controllo. Questo è molto pericoloso per la nostra incolumità ma anche per la nostra salute perché la postura e la dinamica dei movimenti spesso provocano a lungo andare problemi seri a livelli scheletrico, muscolare e soprattutto articolare. Abbiamo qui due armi formidabili per contrastare questo problema: 1) il moto regolare e consapevole 2) i massaggi

L'arte del massaggio non è solo lavorare sul corpo ma in realtà presume un viaggio interiore fatto dal massaggiatore a priori su se stesso per poi lavorare sugli altri, si tratta di trasferire qualcosa di positivo attraverso le mani e tutto se stesso sulla persona che stiamo “toccando”.

E' un vero atto di amore verso la persona attraverso le nostre mani per fare scoprire al cliente qualcosa di bello oppure anche i suoi lati oscuri. Nel nostro corpo sono rinchiusi come se fosse un libro tanti capitoli della nostra vita in modo emozionale, non sono ricordi “mentali” o immagini o suoni oppure odori ma solo le emozioni che ne sono scaturite.

Possono essere emozioni piacevoli o no ma sono proprio dentro il nostro corpo, e quando il “tocco” del massaggiatore non è disgiunto dalla sua presenza di tipo meditativo, quelle dita, quelle mani e tutta quella presenza le farà scoprire a noi per poterle gestire in quel momento o , se vogliamo, in momenti successivi con noi stessi.

Tutto ciò che scopriamo di positivo può essere il benessere trasferito al corpo tramite movimenti che agiscono sulla circolazione, sulla fascia, sui muscoli, l'apparato scheletrico e le articolazioni, il sistema linfatico e tanto altro , fino ad arrivare ai blocchi fisici ed emozionali presenti nel nostro corpo da tempo immemorabile e pronti ad uscire per scoprire, guarire, piangere, ridere, creare intenso benessere e rilassamento, risposte, nuove domande, intuizioni, lampi di luce e baratri neri dentro di noi... tutto ciò che esce verrà accolto ed elaborato nel migliore dei modi.

E' un processo che si crea insieme, il massaggio, una relazione fra il massaggiatore ed il suo cliente che può rimanere formale a volte ma che spesso invece diventa un legame indissolubile in cui insieme si scoprono parti di noi sconosciute. Un legame che può durare solo per il tempo del trattamento o rimanere per sempre come una bellissima amicizia in cui si condividono parti intime di noi: il massaggiatore dona la sua conoscenza ed il massimo del suo amore nel creare benessere tramite la sua tecnica e se stesso, donando anche l'accoglienza senza giudizio di ogni parte intima che il cliente vorrà condividere, una relazione profonda che si basa su regole ben precise di benevolenza, professionalità, accoglienza, ascolto attivo e riservatezza di tutto ciò che ne uscirà.

Il lavoro del professionista olistico ha un'etica ben precisa riguardo questo che comprende anche il fatto di non sconfinare mai nella terapia psicologica o nella cura medica del corpo del cliente, per ovvi motivi di incompatibilità, professionalità e soprattutto per il pericolo di creare danno anziché benessere: in questi casi la soluzione migliore è consigliare al cliente di rivolgersi al professionista adatto alle esigenze che potrebbero presentarsi occasionalmente.

Questo non significa ovviamente che il lavoro fatto fino a quel momento sia inutile perché la persona si presenterà allo specialista con già il problema “in mano” e quindi senza inutili e dispendiose sessioni per scoprire su cosa lavorare.

Ciò non toglie che il cliente ha facoltà e ovviamente libertà di lavorarci con il metodo che gli sembra più congeniale e non è detto che il sistema “ufficiale” sia sempre il migliore. Alcune persone per loro natura intrinseca tendono a rivolgersi ad operatori olistici con la massima fiducia e soprattutto motivazione mentre altre tenderebbero al contrario a rivolgersi alla medicina ufficiale o altro tipo di operatori perché le loro credenze sono in linea con questo o quello.

Il punto centrale sono le credenze proprio come insegnano gli esperimenti basati sull’effetto placebo o sul suo contrario l’effetto nocebo. Ovviamente come credenze intendo qualcosa di molto più profondo di quello che possiamo pensare o no di un argomento specifico. Le credenze sono radicate in noi in base alle esperienze avute soprattutto nella prima fase di vita, sono spesso inconsce e sono la base della nostra scala di valori ed anche talenti o difetti e quindi basilari per chi vuole fare un lavoro su se stesso.

Questo significa solamente che il massaggio ed il massaggiatore hanno una loro dimensione e possono arrivare fino a certi limiti , oltre il quale l’operatore olistico non può consigliare al cliente una cura oppure dei comportamenti, in quanto questi aspetti fanno parte del lavoro di qualcun altro, ovvero di un medico (medicina ufficiale o la cosiddetta medicina alternativa come ad esempio omeopatia, medicina olistica, medicina tradizionale cinese, ecc ecc; ovviamente a scelta del cliente, oppure nel caso si scenda nel “regno della mente” può essere di aiuto uno psicologo, psicoterapeuta ed anche qui esistono metodi alternativi che non sto ad elencare).

La cosa importante è che ognuno svolga il suo ruolo e metta a disposizione del cliente le sue competenze ed i suoi talenti senza sconfinare in ruoli e competenze che non ha e vale anche per i medici: se un medico volesse infatti improvvisarsi massaggiatore olistico senza aver fatto un percorso non sarebbe comunque pericoloso per il cliente, semplicemente perché non sa quello che fa?


Estratto del libro "CEC Consapevolezza Emotivo Corporea, Il triangolo del benessere: equilibrio e guarigione partendo da noi stessi di Alessandro Orlandi.

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